OPENimmuni monitora e spiega il funzionamento di Immuni

Come sta andando l'app Immuni? Sta funzionando a dovere?

Questo sito tenta di fornire una risposta alla domanda analizzando in modo indipendente i dati che il sistema centrale di Immuni pubblica alle app installate in milioni di dispositivi. Il sito è connesso direttamente al servizio Immuni e aggiornato in tempo reale: questo permette di pubblicare dati con con maggior frequenza quindi dei numeri forniti dal Ministero della Salute, senza intermediari.

Stato del servizio

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se alle app vengono pubblicati
i codici casuali e i dati
per operare correttamente

Codici Casuali

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codici casuali degli
utenti positivi pubblicati
 

Accedi a statistiche e grafici

incluso l'analisi del ritardo
delle pubblicazioni e l'andamento
del numero dei codici pubblicati

L'app Immuni è dismessa

Con la fine dell'anno l'app Immuni viene dismessa. L'applicazione smette di funzionare e non è più possibile scaricarla dagli store ufficiali (fonte: ANSA). OPENimmuni conferma la dismissione dell'app in quanto il sistema centrale dove vengono pubblicati i codici non risponde più alle richieste ed è quindi impossibile continuare l'analisi.

Con l'app Immuni si conclude anche il lavoro di OPENimmuni che da fine 2022 non è più aggiornato. Rimarrà online a ricordo di questa esperienza insieme agli Open Data per permettere analisi future su come ha funzionato il sistema di contact tracing italiano negli anni 2020-2022, nella speranza che non debba più servire.

Grazie a chi ci ha seguito fino a oggi.

Interruzione dell'interoperabilità europea

Molti degli stati europei si disconnettono dal sistema di interoperabilità e quelli che rimangono riducono drasticamente o interrompono la condivisione dei codici. Rimane connessa solo la Germania fino a metà 2022 e il Belgio fino a novembre 2022.

L'app Immuni va in letargo

Come ipotizzato precedentemente, qualcosa è cambiato nel sistema che gestisce Immuni a fine 2021. Questo ha generato un'impennata dei codici pubblicati. Non è chiaro se sia stato un miglioramento o un problema. Probabilmente si è trattato di un problema che ha messo in circolo più codici di quelli reali, infatti l'andamento del numero di codici pubblicati non corrisponde all'andamento della malattia.

Il problema è stato in qualche modo corretto a inizio 2022. Nel correggere il problema però qualcosa altro è andato storto e il funzionamento dell'app si è praticamente bloccato. Dal 24 gennaio per tutto il resto del 2022 vengono pubblicati giornalmente solo decine o centinaia di codici, invece di decine o centinaia di migliata di codici come nel 2021.

Dal 2022 l'app Immuni va quindi in letargo.

Quarta ondata e impennata dei codici

Dal grafico del numero di codici pubblicati si nota chiaramente la quarta ondata COVID, con picco a novembre 2021. Quello che non è ben chiaro è il secondo picco dei codici dopo il picco della malattia, cioè la grande impennata del numero di codici pubblicati a fine dicembre.

Si presume che qualcosa sia cambiato nelle app Immuni o nel sistema centrale che la gestisce, più che un'esplosione repentina del numero di malati non corrispondente alla realtà.

Pubblicati gli Open Data

I dati scaricati dal sistema centrale di Immuni e processati sono ora disponibili per il download per permettere a chiunque di effettuare analisi in autonomia. Si tratta del contenuto di tutti i pacchetti scaricati dal sistema centrale dell'inizio del progetto, formattati per una più agevole analisi, senza però aver apportato modifiche o applicato filtri. I dati oltre naturalmente a coprire l'Italia comprendono anche i Paesi europei per cui è in vigore un accordo di interoperabilità.

Con questo ultimo aggiornamento il progetto OPENimmuni si considera completato: continuerà a raccogliere codici, ad essere aggiornato più volte al giorno e rimarrà online fino a quando l'app Immuni non verrà ritirata, ma non si prevedono per ora ulteriori modifiche e analisi, sebbene ... mai dire mai.

Rimossa stima del numero dei casi positivi

La stima del numero di casi positivi pubblicata precedentemente su OPENimmuni è stata rimossa dal sito in quanto basata su un'assunzione non più vera: inizialmente i servizi di Google e Apple installati negli smartphone generavano un codice casuale al giorno, Immuni raccoglieva e pubblicava i codici delle persone positive, e questo sito li analizzava. I servizi di Google e Apple hanno poi cambiato il modo di generare i codici casuali, generando più di un codice al giorno. L'assunzione di un codice al giorno a persona, per un massimo di 14 giorni, è risultata essere non più valida, sfalzando l'analisi. Si è reso quindi necessario rimuovere la stima del numero di positivi.

Poco cambia, in quanto l'andamento del numero di positivi ricalca comunque l'andamendo del numero dei codici casuali totali pubblicati, analisi ancora corretta e funzionante. Anche l'analisi del ritardo e il monitoraggio dell'interoperabilità europea continuano a funzionare.

Per l'esatto numero dei casi positivi si rimanda ai dati ufficiali, sebbene questi sembrino essere ancora molto sottostimati rispetto al numero di codici, anche nel caso che questi cambino ogni mezz'ora invece che ogni giorno.

Pubblicata analisi dell'interoperabilità europea

Dopo aver raccolto e analizzato sufficienti dati da Immuni provenienti dai paesi europei per cui è in vigore un accordo di interoperabilità delle proprie app di contact tracing nazionali, OPENimmuni ne pubblica e analizza i dati, includendo una carta dell'Europa a colori, che rappresenta lo stato del meccanismo di interoperabilità: verde (in funzione), giallo (in ritardo), rosso (grave ritardo) e nero (interoperabilità bloccata o mai entrata in funzione).

La mappa e la tabella esplicativa allegata sono aggiornate giornalmente.

La quantità e frequenza di aggiornamento e pubblicazione dei codici casuali provenienti dal resto dell'Europa varia giornalmente. È stato perciò aggiunta una rappresentazione di questi concetti su un'unico grafico, anch'esso aggiornato quotidianamente.

Estensione e inizio raccolta dati europei

Nell'analisi dei casi positivi pubblicati da Immuni è introdotto il grafico del totale dei positivi, per comparare più facilmente i numeri di OPENimmuni con i numeri del Ministero della Salute.

L'analisi è migliorata per continuare a operare correttamente nel 2021 e in generale per supportare settimane a cavallo fra due anni. La grafica del sito è stata rivista e il sito è separato in più pagine per consentire di aggiungere ulteriori analisi e spiegazioni in futuro. Comincia la raccolta sileziosa dai dati delle app di contact tracing europee connesse con Immuni.

Aggiornamento : l'analisi dei casi positivi è stata rimossa in quanto basata su assunzioni non più valide.

Immuni migliora il ritardo di propagazione

Il ritardo medio di propagazione dei codici casuali, cioè quanto impiega Immuni a notificare agli utenti un caso positivo, passa da una media di 30 ore a una media di 16 ore, scendendo quindi al di sotto della giornata. Quando un cittadino o l'Asl competente segnala la sua positività su Immuni (in maniera anonima chiaramente), le persone con cui questo è stato a contatto ricevono una notifica in giornata.

È un significativo miglioramento: dal grafico del ritardo si nota chiaramente il periodo in cui questo cambiamento è avvenuto nel sistema. Ci piace pensare di aver contribuito.

L'app Immuni supera i 10.000.000 di utenti.

OPENimmuni è online

I dati raccolti sono sufficienti per trarrne qualche risultato interessante. Nel frattempo il sito è stato creato, l'analisi affinata e automatizzata. Il sito viene pubblicato all'indirizzo openimmuni.it e aggiornato 4 volte al giorno, circa un'ora dopo i 4 orari in cui il servizio Immuni pubblica nuovi dati alle app.

L'annuncio è dato su Linkedin e un articolo è scritto da BIZdigital.

Il sito evidenzia 2 caratteristiche di Immuni interessanti: il numero dei casi positivi segnalati dalle applicazioni sembra discostare da quello riportato dal Ministero della Salute; sembra esserci un ritardo di più di un giorno da quando un utente segnala la sua positività a quando i suoi codici vengono pubblicati per permettere alle app Immuni di segnalare il possibile rischio di contagio agli utenti che ne sono stati a contatto.

Scatta l'obbligo per le Asl di segnalare i casi su Immuni

Le Asl sono obbligate a inserire i codici relativi al sistema di tracciamento dei contatti della app Immuni in caso di positività. Da questo momento i numeri di Immuni diventano più significativi. Si decide di far cominciare l'analisi da questa settimana. Dalle statistiche si osserva chiaramente questo fenomeno: prima di questa data i numeri riportati erano prossimi allo zero, ma successivamente al 18 ottobre le curve hanno iniziazo a crescere.

"Al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l'utilizzo dell'App Immuni, è fatto obbligo all'operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività", si legge nel DPCM pubblicato in questa giornata.

Fonti: Ministero della Salute, ANSA.

Comincia la raccolta dati

OPENimmuni è concepito studiando la documentazione ufficiale e analizzando il codice sorgente dell'app e del servizio di Immuni. Inizia quindi una raccolta dati silenziosa: si raccoglieranno dati per tutto il mese di ottobre e novembre senza però pubblicare ancora nulla.

L'app Immuni entra in funzione

Termina positivamente la sperimentazione in alcune regioni, l'app è pubblicata negli store Apple e Google e il suo utilizzo è esteso a tutta Italia. Nel primo mese è scaricata da più di 4.000.000 di utenti. Nonostante una buona partenza, anche considerando il basso numero di casi nel periodo estivo, il numero di utenti che segnalano la propria positività al virus è esiguo.